Razieh Ebrahimi è
stata costretta a sposarsi all'età di 14 anni. A 15 è diventata mamma. A 17 ha ucciso il marito. A 21 si trova nel
braccio della morte.
E'
a un passo dall'esecuzione, nonostante le leggi internazionali vietino la
condanna a morte e la sua esecutività per crimini commessi da minorenni.
Per fermare
l'esecuzione è scattata la mobilitazione di Human Rights Watch, con una
richiesta formale alle autorità iraniane.
Il legale della
ragazza ha invece chiesto la revisione del processo.
QUA
l’iniziativa
di HRW, ripresa poche ore fa dal Corriere della Sera
Questa
la storia di Razieh Ebrahimi, raccontata all'agenzia di stampa Mehr.
"Ho sposato il
figlio del nostro vicino, perché costretta da mio padre. Secondo lui si
trattava di un uomo educato perché era un insegnante. Avevo 15 anni quando è
nato nostro figlio, che ora ha 6 anni.
Non ho idea di cosa
sia la vita, cosa siano le gioie: mio marito mi maltrattava e ha sempre usato
ogni pretesto per per insultarmi e aggredirmi fisicamente".
La
donna ha ammesso di aver ucciso il marito. Gli ha sparato e poi lo ha
seppellito in giardino.
Inizialmente
aveva raccontato alla polizia che l'uomo era scomparso, ma il padre di Razieh
Ebrahimi ha trovato il cadavere e lo ha consegnato alla pubblica sicurezza.
L'Iran è firmatario
del Patto internazionale dei diritti civili e politici (ICCPR), che vieta la
pena di morte per i detenuti se il reato è stato commesso mentre erano
minorenni.
Per questo motivo
Human Rights Watch chiede alla magistratura di annullare il verdetto.
"Ogni volta che
un giudice iraniano emette una sentenza di condanna a morte per un minore,
dovrebbe ricordare che commette una flagrante violazione e viene meno alle sue
funzioni di responsabile legale e garante di giustizia equa. Pertanto la
magistratura dovrebbe annullare l'esecuzione di una sposa bambina
maltrattata",
ha dichiarato Joe Stork di Human Rights Watch.
La
famiglia del marito ha l'ultima parola sul destino di Ebrahimi, dato che per
legge, i familiari della vittima possono bloccare l'esecuzione anche all'ultimo
minuto con il perdono. Ma in questo caso c'è una chiusura totale.
Lo
scorso aprile una madre iraniana aveva perdonato l'uomo che aveva ucciso suo
figlio pochi istanti prima dell'esecuzione.
L'atto
di Samereh Alinejad, questo il nome della donna, ha da allora portato decine di
famiglie a seguirne l'esempio e bloccare numerose condanne a morte.
E
mentre le autorità iraniane negano di aver "giustiziato" minori,
secondo Human Rights Watch, sarebbero almeno dieci i ragazzi uccisi dal 2009
per aver compiuto reati quando ancora non avevano raggiunto la maggiore età.
Tutto ruota intorno
alla definizione che in Iran si attribuisce al termine minore: l'età minima per
la responsabilità penale è di 15 anni per i ragazzi e 9 per le donne che
possono sposarsi a 13 anni, mentre gli uomini a 15.
Shadi Sadr, avvocato
iraniano che opera a Londra per il Gruppo per i Diritti e Giustizia per l'Iran,
ha dichiarato al Guardian che il caso di Razieh Ebrahimi (conosciuta anche come
Maryan) ha messo ancora una volta in risalto un problema sociale e giuridico
ancora poco noto e sottovalutato dell' Iran.
"Il matrimonio
forzato in Iran è una questione sociale e legale sommersa. Tuttavia, va notato
che il caso di Maryam Ebrahimi non è un caso unico. A marzo Farzaneh Moradi, 28
anni, è stato giustiziata per aver ucciso il marito. Fu costretta al matrimonio
a 15 anni, ha partorito a 16 anni, si innamorò di un altro uomo a 19 anni ed è
stata accusata di aver ucciso il marito a 20".
Racconta
ancora l'avvocato con parole che descrivono il dramma delle spose bambine
iraniane:
"Le donne come
Maryam o Farzaneh, vengono costrette a sposarsi da bimbe e in nome del
matrimonio vengono continuamente violentate. A quella età, anziché subire
soprusi e brutalità, dovrebbero andare a scuola. E spesso queste vicende si
chiudono o con l'omicidio del marito o il suicidio della ragazza".
Shadi
Sadr ha mostrato i dati relativi a una ricerca effettuata in Iran nel 2012:
sono stati registrati 1.537 matrimoni con spose di età inferiore ai 10 anni e
29.827 con baby mogli di età compresa tra i 10 e i 14 anni.