Una suora che gestiva il reparto di lavoro nel 1951, ha
perfino introdotto il divieto di qualsiasi "lamento o urlo" durante
il parto.
Le ragazze povere che non potevano permettersi di fare
donazioni per l'ordine Sacro Cuore, hanno dovuto trascorrere altri tre anni
dopo che i loro bambini sono nati occupandosi delle pulizie e lavorando la
terra adiacente la casa Cork e a 'fare ammenda' per la loro gravidanza.
Prima di lasciare la casa, nonostante le ragazze in tre anni avessero stabilito un fortissimo legame affettivo con i bimbi, avveniva la separazione dalle madri.
Prima di lasciare la casa, nonostante le ragazze in tre anni avessero stabilito un fortissimo legame affettivo con i bimbi, avveniva la separazione dalle madri.
Molti venivano dati in adozione, affidati a orfanotrofi e
spesso con un preavviso di poche ore.
Queste
rivelazioni sono state rese note dalla signora Goulding, un'ostetrica che ha
lavorato nella struttura e a contatto con le ragazze e i loro bambini a partire
dal 1951. Le testimonianze sono contenute nel suo libro intitolato La luce
nella finestra.
"Non
potevo immaginare perché i bambini non sono stati dati in affidamento subito
dopo la nascita per evitare traumi ad entrambe le parti", è
scritto nel libro.
Nessun antidolorifico veniva somministrato durante i parti.
"Devono
soffrire", era stato detto al personale.
Proprio come nelle lavanderie Magdalene, a nessuna delle
donne è stato permesso di parlare tra loro, con gli infermieri o raccontare
quanto subito ai familiari.
Lei [la monaca] ha stabilito che le donne devono espiare i loro peccati". L'ostetrica Goulding ha descritto casa Cork come "carcere di massima sicurezza e nulla doveva trapelare all'esterno".
Ostetrica che era cresciuta a meno di tre miglia dalla casa, ma era inconsapevole di come 320 donne in gravidanza e neo mamme sono state trattate dalle suore.
Lei [la monaca] ha stabilito che le donne devono espiare i loro peccati". L'ostetrica Goulding ha descritto casa Cork come "carcere di massima sicurezza e nulla doveva trapelare all'esterno".
Ostetrica che era cresciuta a meno di tre miglia dalla casa, ma era inconsapevole di come 320 donne in gravidanza e neo mamme sono state trattate dalle suore.
Appena
arrivata vide una giovane con un ascesso in suppurazione che cercava di
allattare il suo piccolo.
"Non
avevo mai visto un ascesso simile, tanto che aveva creato un tale enorme ferita
e la sofferenza scolpita nel volto della donna era quella di una atroce
agonia.".
Le avrebbero dovuto somministrare penicillina e aspirina per
alleviare il dolore e curare l'infezione, ma a lei quanto a tutte le donne è
stato dato nulla. Le ragazze indossavano tutte un abito, una sorta di uniforme,
e non sono stati ammessi reggiseni, cosa che ha causato grande disagio quando
allattavano. Non è stato consentito di indossare scarpe al piano superiore: le
donne appesantite in gravidanza si muovevano a piedi nudi con il costante
rischio di scivolamento su pavimenti in legno.
Il libro della signora Goulding è straziante.
"Avere
un bambino fuori dal matrimonio è stato un argomento tabù tanto che la maggior
parte dei padri non ha saputo che la sua donna era incinta":
all'epoca sarebbe stato "vergognoso" per le ragazze informarli.
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