Cosa
significa essere inglesi, e quanto incide la religione sull'identità nazionale?
E
'una domanda che è stata oggetto di accesi dibattiti nel Regno Unito negli
ultimi mesi.
Il
Primo Ministro David Cameron ha suscitato accese polemiche nel periodo di Pasqua,
quando ha detto che la Gran Bretagna è un "paese cristiano".
Le sue idee sembrano
essere smentite dal rapporto annuale sugli andamenti sociali, che è
stato pubblicato ieri.
QUA
il
documento.
Gran
parte della della relazione è stata dedicata all'atteggiamento nei confronti
dell'immigrazione e degli immigrati.
Tuttavia, ha anche riscontrato che solo il 24 per cento degli intervistati vede il
cristianesimo come una caratteristica distintiva dell'essere britannico. Il
sito del sondaggio dice:
"Nonostante le
affermazioni del primo ministro David Cameron, secondo le quali il Regno Unito
è un paese cristiano, l'essere cristiani è visto come un tratto legato alla
nazionalità da una minoranza".
Ma non solo: rispetto
al 1995, i dati mostrano una netta flessione con un passaggio dal 32
all'attuale 24 per cento. Un vero e proprio declino, insomma.
Il
censimento del 2013 ha trovato che il 59 per cento dei cittadini britannici si
definisce e sente britannico, con un
calo del 13 per cento in dieci anni. Anche questo elemento è alquanto
sorprendente.
Addirittura,
lo scorso Aprile, Daniel
Trilling, editore della rivista New Humanist, aveva dichiarato:
"Abbiamo una
sorta di chiesa prestabilita con i Vescovi che siedono alla Camera dei Lord e
votano le leggi che sono di tutti i cittadini del Regno Unito,
indipendentemente dalla fede.
Sarebbe meglio, a mio
avviso, per i religiosi e non se il Regno Unito diventasse a tutti gli effetti
uno stato laico.
Una persona che segue
un culto religioso differente dal Cristianesimo, quanto un non credente, non ha
e non deve avere minori diritti.
E' molto evidente,
dal punto di vista statistico, il numero sempre crescente di chi si definisce
non religioso e questo fenomeno non è la conseguenza dell'influenza del
laicismo militante, ma frutto di una libera scelta".
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